Les massifs montagneux du Sahara

Terres Touareg

Le catene montuose del Sahara

Quando si pensa al Sahara, spesso si immagina un immenso mare di dune. Tuttavia, il più grande deserto caldo del mondo ospita anche imponenti massicci montuosi con paesaggi
spettacolari e una sorprendente biodiversità. Queste zone di alto rilievo svolgono un ruolo importante nella cultura e nella
vita del popolo Tuareg, che da secoli vi trova rifugio e risorse.

Il Hoggar: nel cuore del Sahara algerino

Situato nel sud dell’Algeria, il massiccio dell’Hoggar (o Ahaggar) si trova proprio al centro del deserto. Con un diametro di circa 250 km, si estende su una superficie di 50.000 km². La sua vetta più alta è il monte Tahat, che raggiunge i 2.918 metri, rendendolo la montagna più alta dell’Algeria.

In inverno, la cima è talvolta ricoperta di neve per diversi mesi, un fenomeno raro nel Sahara. L’Hoggar è attraversato da lunghi corsi d’acqua (Igharghar, Taghit, Tafassasset) che consentono la sopravvivenza di una fauna e una flora specifiche. Vi si trova in particolare l’olivo di Laperrine, una specie simile all’olivo europeo.

Il paesaggio dell’Hoggar è caratterizzato da montagne coniche, colate laviche e piccoli laghi craterici, testimonianza della sua origine vulcanica. Il massiccio è composto in gran parte da arenaria e terreni vulcanici, derivanti dall’assemblaggio di diversi cratoni antichi.

Il Tassili n’Ajjer: un museo rupestre a cielo aperto

Il Tassili n’Ajjer è un vasto altopiano sabbioso situato nel sud-est dell’Algeria, alle porte della Libia. Con una superficie di 120.000 km², si estende per 800 km di lunghezza e circa 60 km di larghezza. Con un’altitudine massima di 2.158 metri, si trova a oltre 1.000 metri sul livello del mare.

Composto principalmente da arenaria scolpita dall’erosione, il Tassili n’Ajjer è famoso per il suo paesaggio lunare e soprattutto per il suo eccezionale patrimonio rupestre. Dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1982, il parco culturale del Tassili ospita oltre 15.000 dipinti e incisioni, vestigia di un’epoca in cui il Sahara non era ancora desertico.

Questo massiccio è un luogo emblematico della cultura tuareg e un tesoro archeologico del Sahara algerino.

Il Tibesti: vulcani e sorgenti termali

Il Tibesti è un massiccio montuoso vulcanico situato principalmente nel nord del Ciad, con una piccola estensione in Libia. Il suo nome significa “luogo dove vivono gli abitanti delle montagne”. Con una superficie di circa 100.000 km², è il massiccio più alto del Sahara, con l’Emi Koussi, la sua vetta più alta che raggiunge i 3.415 metri.

Il Tibesti è composto da cinque vulcani: Emi Koussi, Tarso Toon, Tarso Voon, Tarso Yega e Tarso Toussidé. Il massiccio presenta numerose sorgenti termali, crateri e wadi (corsi d’acqua temporanei), alimentati da piogge talvolta intense nonostante un clima generalmente arido e desertico.

L’Adrar degli Iforas: rilievo dolce e clima più mite

Il massiccio dell’Adrar degli Iforas, chiamato anche Adagh, si trova nel nord-est del Mali. Questa regione semidesertica si estende su una superficie di 250.000 km². È costituita da rocce metamorfiche e presenta un rilievo relativamente dolce, con un’altitudine media di 800 metri e un punto culminante a 890 metri.

Grazie all’altitudine, il clima è più mite e le piogge leggermente più frequenti rispetto al resto del Sahara. Questo massiccio è un territorio importante per i Tuareg del Mali, che vi hanno conservato i loro stili di vita tradizionali.

L’Aïr: un massiccio verdeggiante in Niger

Nel cuore del territorio tuareg del Niger, il massiccio dell’Aïr si estende su una superficie di circa 70.000 km². Lungo 200 km e largo 75 km, è di origine vulcanica. Il suo punto più alto è il monte Indoukat-n-Taglès, a 2.022 metri.

Grazie alla sua altitudine, l’Aïr gode di una vegetazione straordinaria per una regione sahariana: vi sono state censite oltre 350 specie vegetali. I Kori (corsi d’acqua temporanei) irrigano i prati e le pianure, soprattutto dopo la stagione delle piogge.

Il massiccio dell’Aïr è famoso anche per le sue incisioni rupestri risalenti a oltre 6000 anni prima di Cristo. È stato dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1991 e classificato riserva della biosfera nel 1997, insieme alla zona del Ténéré.

Le catene montuose del Sahara rivelano una diversità geologica, climatica e culturale spesso sottovalutata. Queste zone, ricche di storia e patrimonio, sono sempre state al centro dello stile di vita del popolo Tuareg, in particolare in regioni come il Tassili n’Ajjer o l’Hoggar. Esplorandole, si scopre un Sahara molto più vivace e contrastato di quanto si possa immaginare.

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