Le nuove fonti economiche dei Tuareg
Oggi il commercio carovaniero è praticamente scomparso. I Tuareg si sono dedicati ad altre attività economiche: l’allevamento, l’agricoltura e il turismo sahariano.
L’allevamento, prima risorsa del Sahara
Il bestiame rimane la principale ricchezza delle famiglie: capre, pecore, asini e cammelli vengono allevati secondo uno stile di vita seminomade. Le pecore e le capre forniscono latte, carne e pelli. Gli asini vengono utilizzati per il trasporto. I cammelli consentono lunghi spostamenti e l’approvvigionamento idrico.
La divisione dei compiti è tradizionale: le donne si occupano del bestiame minuto e della mungitura, gli uomini dei cammelli. I bambini tuareg partecipano fin da piccoli alla vita pastorale.
L’agricoltura e le oasi
Molti Tuareg sedentari coltivano i terreni intorno alle oasi. Grazie alla modernizzazione delle tecniche, l’agricoltura sahariana consente oggi una produzione esportata in diversi paesi africani.
Turismo e artigianato
Lo sviluppo del turismo nel Sahara ha permesso ad alcune regioni di diversificare le proprie fonti di reddito. Le comunità tuareg accolgono con orgoglio i viaggiatori desiderosi di scoprire la loro cultura, la loro musica e i paesaggi del Tassili n’Ajjer o dell’Hoggar.
Parallelamente, si è rafforzato l’artigianato locale: gioielli, oggetti in pelle, strumenti musicali… contribuiscono anch’essi a sostenere questi popoli del deserto.