MUSIQUE FEMME TOUAREG

Terres Touareg

La musica delle donne Tuareg

Nel cuore del Sahara, la musica svolge un ruolo fondamentale nella cultura del popolo Tuareg. Sebbene gli uomini siano oggi molto presenti sulla scena musicale,
sono le donne tuareg che, storicamente, ne sono le vere custodi.

Nelle società tuareg, organizzate secondo un sistema matrilineare, la donna è al centro della vita sociale. Detiene e trasmette le proprietà, possiede la tenda
e svolge un ruolo decisivo nella conservazione delle tradizioni, comprese quelle musicali.

Tindé e imzad: gli strumenti delle donne tuareg

Due strumenti emblematici della musica tuareg sono riservati esclusivamente alle donne: il tindé e l’imzad. Secondo un’antica credenza, gli uomini non devono suonare questi strumenti o saranno maledetti.

Il tindé, il tamburo delle feste

Il tindé è un tamburo circolare ricavato da un mortaio ricoperto da una pelle di capra. È uno strumento temporaneo: le donne lo costruiscono per un’occasione specifica (festa, matrimonio, raduno), poi raccolgono il mortaio dopo l’uso. È accompagnato dal canto ritmico femminile, che forma un insieme potente e festoso.

L’imzad, la voce del deserto

L’imzad è un violino a una corda tenuto delicatamente in grembo. Il suo suono morbido e vibrante è spesso descritto come “una voce che parla” – yantakq in Tamasheq. Lo strumento è costituito da un calabash semisferico, ricoperto di pelle, con un manico in legno di acacia o di oleandro e una corda in crine di cavallo.

Tradizionalmente, l’imzad è suonato dalle donne, accompagnate dalle voci basse e recitative degli uomini, in contesti intimi o cerimoniali.

Un patrimonio salvaguardato

Minacciato di estinzione nel corso del XX secolo, l’imzad è stato riportato in vita grazie al lavoro dell’associazione algerina Sauver l’imzad, fondata a Tamanrasset. Questo movimento ha portato a una rinascita della fabbricazione, dell’apprendimento e della trasmissione di questo strumento, in particolare nelle regioni del Tassili Hoggar e del Tassili n’Ajjer.

Nel 2013, le pratiche e le conoscenze associate all’imzad sono state inserite dall’UNESCO nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, in riconoscimento del suo ruolo nell’identità del popolo Tuareg.

L’arrivo della chitarra: una rivoluzione musicale

Negli anni ’70 si apre una nuova era per la musica tuareg con l’arrivo della chitarra secca e poi di quella elettrica, introdotta soprattutto dagli uomini. Questo strumento divenne un simbolo di resistenza e di espressione dell’identità durante i periodi di esilio e di conflitto.

Tuttavia, solo nel XXI secolo le donne hanno preso parte a questa rinascita musicale.

Les Filles de Illighadad: un’eredità di donne e chitarra

Il gruppo Les Filles de Illighadad, proveniente da un piccolo villaggio del Niger, ha stravolto la scena musicale tuareg. Queste artiste osano mescolare chitarra elettrica e ritmi tradizionali, rendendo omaggio alle donne del deserto che hanno tramandato questa cultura musicale nel corso dei secoli.

Invitate a suonare sui più grandi palcoscenici internazionali, incarnano l’incontro tra modernità e tradizione, affermando al contempo il posto centrale delle donne nella musica sahariana.

La musica delle donne tuareg è molto più di una tradizione: è una memoria viva, un legame tra generazioni, un’espressione di identità.
Dal vibrante tindé ai suoni delicati dell’imzad, questi strumenti raccontano la storia di un popolo, le sue lotte, le sue celebrazioni e la sua resilienza.
Nel Sahara, la voce delle donne continua a risuonare, portata oggi dalle nuove generazioni che fondono radici e modernità.

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