Iherir

Terres Touareg

Iherir, un’oasi lussureggiante nel cuore del Sahara algerino

Situata nella wilaya di Djanet, a circa 150 km a nord-ovest di Djanet, Iherir è un’oasi immersa in una valle circondata da alte scogliere.
Vero e proprio rifugio nel cuore del Sahara algerino, è alimentato da un wadi perenne, offrendo un ambiente unico in cui natura e storia si incontrano.

Un sito naturale e storico eccezionale

Elencato come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1982 e riconosciuto come Riserva dell’Uomo e della Biosfera nel 1986, Iherir è una vera perla del Tassili n’Ajjer. È l’unica pozza d’acqua veramente permanente della regione ed è stata designata zona umida di interesse mondiale dalla Convenzione di Ramsar nel 2001.

I paesaggi della valle di Iherir sono spettacolari: wadi, guelta e vegetazione lussureggiante contrastano con l’arida immensità del deserto. Questa abbondanza d’acqua ospita una flora e una fauna eccezionali, che attraggono animali domestici e selvatici.

Un’oasi prospera grazie all’agricoltura e all’allevamento

Sin dal Neolitico, i Tuareg hanno sfruttato questa oasi per sviluppare attività agricole e pastorali. L’economia locale si basa principalmente su:

  • Coltivazione di datteri, fichi, uva e grano, grazie all’irrigazione naturale fornita da sorgenti sotterranee.
  • L’allevamento di capre e cammelli, risorsa essenziale per la popolazione locale.
  • La pesca, resa possibile dalle piscine permanenti dell’oasi.

Questo stile di vita ancestrale testimonia il notevole adattamento del popolo tuareg alle condizioni estreme del Sahara algerino.

Un prezioso patrimonio archeologico

L’area intorno a Iherir è anche ricca di pitture rupestri, testimonianza del passato preistorico della regione. Sul vicino altopiano di Tadjelahine, gli affreschi di Eheren e Tahilahi, risalenti al 4500 a.C., raffigurano scene di vita e fauna ormai scomparse dal Sahara. Queste opere protette offrono un’affascinante visione della presenza umana nella regione nel corso di migliaia di anni.

Architettura tradizionale unica

In estate, gli abitanti di Iherir si spostano nell’oasi per coltivare e vivono in abitazioni tradizionali chiamate “ikebran” (o “zeriba” in arabo), capanne di canne. Ma l’elemento più caratteristico dell’architettura locale sono le capanne di pietra chiamate “ekaber”.

Queste costruzioni rotonde hanno muri a secco alti da 1,50 a 1,70 m, che permettono all’aria di circolare per una ventilazione naturale. Il tetto conico, sostenuto da un pilastro centrale di tronchi di palma, è fatto di tamerici e rami di ricino, ricoperti di typha (una pianta locale). Un cortile precede l’ingresso e funge da spazio abitativo dove vengono organizzate le attività quotidiane.

Più che un’oasi, Iherir è un vero e proprio gioiello nel Sahara algerino, dove si incontrano natura, storia e cultura tuareg. La sua ricchezza d’acqua, la sua biodiversità e il suo eccezionale patrimonio
ne fanno un luogo unico, sia un rifugio per le persone che un santuario per la flora e la fauna del deserto.

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